Gestione della pressione sanguigna a riposo: HIIT o training isometrico?

Gestione della pressione sanguigna a riposo: HIIT o training isometrico?

L’ipertensione è un problema sanitario globale con una prevalenza stimata di oltre 1,4 miliardi di persone affette. I farmaci antipertensivi, pur se efficaci, presentano una serie di limitazioni sostanziali tra cui effetti collaterali avversi, notevole spesa economica e scarsi tassi di aderenza.
Inoltre, nonostante l’esercizio fisico si mostri come opzione preventiva e terapeutica per il rischio cardiovascolare, le attuale linee guida indicano tempi e dosi che, se analizzate nel lungo termine, mostrano una scarsa aderenza da parte delle persone coinvolte.
Negli ultimi anni, l'allenamento isometrico (IET) e l'allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT) sono emersi come modalità di esercizio convenienti e altamente efficienti in termini di tempo, che possono produrre riduzioni significative della pressione sanguigna a riposo e con una potenziale maggiore adozione e aderenza e, quindi, più alta utilità clinica.
Uno studio molto recente (gennaio 2022) pubblicato sul BJSM, Jamie Edwards della School of Psychology and Life Sciences della Canterbury Christ Church University (UK), insieme ad altri colleghi del Department of Sport Science, della Nottingham Trent University (UK), ha eseguito una ricerca sistematica completa di tutti gli studi che hanno misurato gli effetti di un intervento IET o HIIT sulla pressione arteriosa a riposo e sulla frequenza cardiaca. Sono state eseguite singole meta-analisi su IET e HIIT e quindi confrontate statisticamente, insieme ad ulteriori indagini per valutare eventuali effetti di altri elementi come la durata dell'intervento, la qualità dello studio, l'assunzione di farmaci e la diagnosi di ipertensione.
La ricerca sistematica ha identificato 38 studi (18 IET e 20 HIIT), per un totale di 1583 partecipanti (672 IET e 911 HIIT). Sebbene entrambe le modalità siano efficaci, si è scoperto che l'IET è significativamente più efficace nel ridurre la pressione arteriosa a riposo rispetto all'HIIT. In particolare, la pressione sistolica e diastolica è stata ridotta rispettivamente di 8,50 mmHg e 4,07 mmHg dopo IET e rispettivamente di 2,86 mmHg e 2,48 mmHg dopo HIIT. Tuttavia, l’HIIT ha prodotto riduzioni significativamente maggiori della frequenza cardiaca a riposo (3,17 bpm vs 1,34 bpm). La durata dell'intervento, lo stato del farmaco e la diagnosi di ipertensione non hanno avuto alcun effetto sui risultati.
In conclusione, questi risultati dimostrano che rispetto all’HIIT, il training isometrico si mostra superiore nella gestione della pressione sanguigna a riposo, con riduzioni simili o addirittura maggiori di quelle ottenute dai farmaci antipertensivi. In realtà l'HIIT, pur se inferiore nel controllo della pressione sanguigna, può ottenere benefici fisiologici più ampi rispetto all'IET, con maggiori riduzioni della frequenza cardiaca a riposo. Pertanto, dovrebbe essere considerata l'implementazione clinica dell’esercizio isometrico per il controllo della pressione arteriosa, preferendo l’HIIT per il mantenimento di una buona salute.