La pratica sicura dell'Aerobox Program e delle discipline di Martial fitness

La pratica sicura dell'Aerobox Program e delle discipline di Martial fitness

In quest’ultimo decennio, sono cresciuti gli studi e le informazioni sulle attività motorie che possono concorrere al raggiungimento di un salutare stile di vita. In particolar modo i media si sono mossi a favore dell’attività fisica come strumento di prevenzione. Non sempre, però, i messaggi che arrivano all’utente sono completi. E’ sicuramente vero che il passaggio dalla sedentarietà ad uno stile di vita attivo è relativamente facile, soprattutto se effettuato per mezzo di attività di fitness coinvolgenti e divertenti come  L'Aerobox Program. Meno facile è effettuare un’attività sportiva in maniera corretta e senza improvvisazioni.

Lo sport, ed il fitness in particolare sono, attualmente, i mezzi più utilizzati per trascorrere il tempo libero e migliorare lo stato di salute in parte minato dalla diminuzione di lavoro fisico. Sfortunatamente, sono ancora troppe le persone che praticano discipline amatoriali e agonistiche senza conoscerne i potenziali rischi e, ancor di più, senza la dovuta preparazione fisica della quale necessitano, Attuare un esercizio fisico con approssimazione non fa bene alla salute, anzi presenta l’insorgenza di ulteriori fattori di rischio, il minore dei quali è l’infortunio. La figura dell’istruttore, in questo caso, è di primaria importanza per la prevenzione degli incidenti derivati da un cattivo uso dell’attività fisica.

In generale i fruitori dei centri fitness provengono dalle estrazioni sociali e professionali più disparate. Spesso non hanno nessuna conoscenza specifica di quello che stanno facendo, anzi molte volte quelle poche cose che conoscono sono completamente sbagliate o molto pericolose come, ad esempio: “”Se non fa male il  muscolo vuol dire che non ho lavorato bene”; oppure: “Più sudo, più dimagrisco”, o ancora: “Se 30 minuti di attività fanno bene, figuriamoci se ne faccio un’ora e mezza!” e così via… Molto spesso la gente non sa che allenamenti prolungati, troppo frequenti o troppo intensi, aumentano le insorgenze di patologie osteo-articolari e muscolari, soprattutto quando i soggetti sono principianti. Va da sé che aumentando il movimento aumenta di conseguenza anche il rischio di traumi. Alcuni studi dimostrano come, con un allenamento condotto per più di 3 giorni a settimana e prolungato oltre i 30 minuti, i soggetti principianti abbiano subìto l’insorgere di un numero maggiore di problemi ortopedici.

Prevenzione generale dei traumi

Gli insegnanti di fitness e i personal trainer, hanno lo scopo di far migliorare e divertire i propri clienti, ma anche quello di prevenire patologie derivate da un’insano approccio allo sport.Esistono delle situazioni generali di prevenzione, valide per ogni tipo di disciplina, altre sono invece più specifiche a seconda del tipo di attività motoria che si è scelta. Per generali intendiamo ad esempio lo “screening” preventivo dei soggetti. Conoscere le abitudini di vita e la quantità di moto precedenti l’inserimento all’interno della classe, può farci capire quali siano le reali capacità motorie dei nostri allievi.

E’ buona norma prendere in considerazione anche la costituzione fisica e il sesso dei soggetti. Le donne, soprattutto, potendo contare, in generale, su di una forza muscolare ridotta rispetto a quella degli uomini, potrebbero essere più suscettibili ai traumi. La composizione corporea è senza dubbio un altro fattore di rischio. Le persone in forte sovrappeso si muovono in maniera più lenta e difficoltosa, ed inoltre presentano spesso situazioni di respiro affannoso. Sarà quindi opportuno evitare esercizi veloci e saltellati per non sovraccaricare le articolazioni e il sistema cardiocircolatorio. E’ opportuno, inoltre, valutare la scioltezza articolare, per individuare le persone meno flessibili o con un range di mobilità articolare ridotta. Nel caso specifico del Box Program inviteremo tali soggetti a non tirare tecniche di calcio troppo alte rispetto alle loro reali possibilità. Questo eviterà, ad esempio, improvvisi stiramenti della muscolatura posteriore della coscia. Prima di far indossare i guantoni assicuratevi che tutti gli allievi, non indossino bracciali, orologi e anelli. Controllate che le scarpe siano idonee all’attività che svolgerete e, soprattutto, che siano prive di fibbie o bottoni metallici sul dorso del piede o, comunque in qualunque zona sia deputata all’impatto con il sacco. L’istruttore dovrà, quindi, condurre e progettare con molta responsabilità lo specifico programma di esercizi previsto da ciascuna lezione e rapportarlo alle effettive necessità e capacità dei propri allievi.

Prevenzione specifica dei traumi

Il trauma è l’effetto (lesione) provocato da un’azione meccanica, diretta o indiretta, sui tessuti del nostro organismo. Possiamo distinguerli in traumi interni (fratture, lesioni muscolari, ecc.) ed esterni (ferite, abrasioni, contusioni). A seconda dell’entità possiamo dividere i traumi in microtraumi e macrotraumi.

 I microtraumi sono generalmente costituiti da una ripetizione periodica di un fenomeno, il quale inizialmente non raggiunge la soglia di un evento chiaramente visibile. Quest’ultimo si verificherà se la cronicità con cui il microtrauma si ripete è frequente, ed interressa sempre gli stessi tessuti o, comunque, la stessa sede anatomica. Ad esempio durante una lezione di Aerobox Program, può accadere che un vostro allievo colpisca il sacco con un pugno, in maniera errata. Ripetendo più volte lo stesso errore, causerà al polso o ad altre strutture della mano, dei microtraumi, al momento non percepibili ma che, presto o tardi, daranno come risultato un processo patologico, quale una lesione traumatica o una seria infiammazione della zona soggetta all’insulto ripetuto.

Al contrario, il macrotrauma, si evidenzia subito dopo una violenta azione meccanica attuata ai danni dei tessuti, interni od esterni, del nostro organismo. Si determinerà, così, un’ipofunzionalità dell’arto o della zona colpita e un’impossibilità, più o meno immediata, alla continuazione dell’attività fisica.

Durante i momenti di riscaldamento e di spiegazione della lezione, cioè senza il contatto con il sacco, i possibili incidenti che potrebbero accadere, sono prevalentemente di natura microtraumatica, con prevalenza dei piccoli traumi da estensione violenta degli arti. Questi possono verificarsi soprattutto all’inizio della lezione, quando muscoli ed articolazioni non sono ancora stati condizionati favorevolmente per intraprendere movimenti rapidi e al limite del raggio di movimento delle articolazioni. Una iper-estensione accidentale degli arti si può verificare anche per un’errata valutazione della distanza del nostro corpo rispetto al sacco. Accadrà che, tutta la potenza impressa al pugno, invece di scaricarsi contro il bersaglio, si ripercuoterà sulle sedi anatomiche interessate al movimento, in particolar modo alle articolazioni del gomito e del ginocchio.  

La stessa iper-estensione, può scatenare l’instaurarsi di una contrattura riflessa o, peggio, di uno stiramento, entrambe dovuti all’allungamento improvviso della muscolatura, per effetto di una brusca estensione dell’arto coinvolto nel gesto tecnico. In questo caso ci troveremmo di fronte ad un macrotrauma, che potrebbe impedirci il proseguimento della lezione. Un altro esempio di macrotrauma può essere un impatto violento tra due allievi che lavorano sullo stesso sacco in posizioni opposte ma che, per una distrazione, si trovino a colpire contemporaneamente la stessa zona con un calcio. Il risultato sarà, probabilmente, un livido alla gamba di uno dei due soggetti.

Ovviamente le cause e le occasioni di infortunio sono veramente numerose e non è nostra intenzione elencarle tutte. L’istruttore dovrà tenere conto di queste e di molte altre evenienze e ricordare che, spesso, le persone non dichiarano, per vergogna o per il timore di una brutta figura, di aver subito un trauma. Di solito tentano di continuare la lezione subito dopo un breve “ Ahhh! Porc…mannagg…  ”. Assicuratevi che dopo tali esclamazioni non ci sia niente di più serio, in caso contrario vietate il proseguimento della lezione. Dopo un trauma è di fondamentale importanza mantenere ed infondere calma e, più di ogni altra cosa, evitare di muovere, torcere, comprimere o tirare la zona interessata dal trauma. Osservate attentamente e individuate causa, segni e sintomi della lesione. Se non siete in grado di prestare un primo soccorso, evitate ogni tipo di manovra azzardata e chiedete l’intervento di un medico. Tenete presente che, se dal soccorso prestato viene causato un peggioramento delle condizioni dell’infortunato si può incorrere nel reato di lesioni personali colpose (Art. 590 C.P.) o di omicidio colposo in caso di decesso (Art. 598 C.P.).  

Questo non significa, che la lezione di Aerobox Program non sia sicura quanto altre, non voglio fare del terrorismo! Mi interessa semplicemente focalizzare il vostro interesse su quanti di questi accaduti potrebbero essere evitati semplicemente se l’istruttore, prima e durante la lezione, avesse messo in atto alcune piccole precauzioni ed informato sui possibili rischi i propri allievi.  L’insegnante non può essere un semplice “Avanti ragazzi! Fate tutto quello che faccio io!” E’ molto, molto di più. E’ la persona esperta e responsabile che, divertendo, guida passo per passo tutta la classe verso un benessere reale, ponendo se stesso come esempio per gli altri.

Buon lavoro a tutti!